venerdì 14 luglio 2017

Fabiana Andreozzi e Marco Canella: Non voglio innamorarmi di te



Autori: Fabiana Andreozzi e Marco Canella
Titolo: Non voglio innamorarmi di te
Editore: Self publishing
Genere: Rosa contemporaneo
Data di pubblicazione: 15 luglio 2017
Pagine: 300









Booktrailer: https://www.youtube.com/watch?v=RvAtMwyjLAA
La loro intervista la trovate qui

SINOSSI
Flavia e Matteo sono uniti da una forte amicizia nonostante le differenze caratteriali e le scelte di vita.
Se Flavia è romantica e alla ricerca disperata del principe azzurro, Matteo è l’antitesi di tutti i suoi sogni e principi. Scapestrato e un terribile spacca cuori nasconde le debolezze e le insicurezze, figlie di un passato che lo ha scottato, dietro a un aspetto da macho e atteggiamenti strafottenti.
Ma se per un bicchiere di vino di troppo una serata si trasformasse, come per magia, in un incontro passionale e, contro ogni logica, dannatamente piacevole?
Amicizia e amore corrono lungo fili sottili ma, giunti al bivio, bisogna saper scegliere: se i due opposti non solo si attraessero ma si completassero?
A volte la paura di soffrire non basta a salvarci dall’amore, altre volte quello che crediamo un principe azzurro si rivela non essere poi così azzurro.
Non voglio innamorarmi di te è un romanzo che tratta, con toni a volte scanzonati e la volte intensi, i temi dell’amore e dell’amicizia; spesso basta poco per confondere i due sentimenti… bisogna solo sperare di accorgersene in tempo.

RECENSIONE
Una storia appassionante, frizzante, romantica e molto simpatica.
Flavia è una donna di trentaquattro anni, innamorata dell’amore, totalmente romantica e alla ricerca costante dell’uomo giusto, quello che la amerà per sempre: il principe azzurro, insomma.
La teoria di Flavia: “Matteo, non ci siamo capiti, non mi interessa la fila, io ne voglio solo uno, quello giusto, disposto a impegnarsi con me”.


Matteo ha trentaquattro anni, non vuole legarsi a nessuna donna, è un playboy incallito e non crede nell’amore.
La teoria di Matteo: Una al giorno, altrimenti rischiano di innamorarsi e poi non mi lasciano più in pace”.
I due ragazzi sono migliori amici da una vita, nonostante i loro ideali e i loro caratteri siano agli antipodi.
“Lui perfetto e io totalmente imperfetta,
lui ordinato e io casinista,
lui puntuale e io ritardataria,
lui dal look impeccabile e io il più delle volte impresentabile”.
Quella che si caccia sempre nei guai e cerca l’amico negli orari e nei momenti meno appropriati, è Flavia. Lui, in qualunque circostanza, è sempre pronto a correrle incontro. Non gli piace vederla piangere e il suo compito di asciugarle le lacrime, gli riesce alla perfezione.
Ridono insieme. In un attimo, è capace di risollevarle il morale.
Sebbene Matteo sia uno scapolo incallito, Flavia chiede a lui dei consigli amorosi su come comportarsi e cosa fare al primo appuntamento. Ogni volta che conosce un nuovo ragazzo della serie “questa volta è l’uomo giusto, me lo sento”, accade qualcosa che le spezzerà il cuore.
Diciamolo pure, Flavia ha l’innamoramento facile. È ingenua, fiduciosa e spera davvero tanto di incontrare l’uomo perfetto. Un po’ fa tenerezza, perché sembra che vada tutto al contrario di come vorrebbe anche se, molto spesso, è lei la causa del suo male. Poi c’è sua madre a ricordarle che il tempo passa e l’orologio biologico sta per esplodere.
Matteo, invece, dall’apparenza cinica e menefreghista, disilluso e romanticismo pari a zero, nasconde un grande turbamento dentro di sé. Un episodio della sua vita che non conosce nessuno, lo ha segnato fin da bambino, trascinandosi questa rabbia per molto tempo.  Lui è un uomo che sa piangere, questo mi ha colpito notevolmente.
“Le ferite, nel tempo, si rimarginano ma il ricordo del dolore non sbiadisce mai”.
Quest’amicizia è molto forte e quando tra i due nascono i primi litigi, ho capito una cosa: Matteo è un uomo solo. Senza l’amicizia di Flavia, non ha più nessuno eccetto suo padre.


Questo romanzo, dall’aria scanzonata, ironica e pungente, nasconde alcuni punti di riflessione. Io ho colto questi, e voi?
La paura d’amare.
La solitudine dell’uomo.
Il valore dell’amicizia.
Gli errori dei genitori che si ripercuotono sui figli.
L’importanza di confidarsi senza tenersi tutto dentro.
La sofferenza di un amore non ricambiato.
La sofferenza di non riuscire ad amare.
La trama, si snoda in un modo del tutto inaspettato e piacevolmente sorprendete. Sebbene sia scritto a quattro mani, quindi con stili diversi, non noterete la differenza. Il lavoro finale è ottimo, impeccabile.
I personaggi li ho amati fin da subito, sono ben caratterizzati e sembra quasi di riconoscerli tra i nostri amici, perché sono ragazzi comuni con le loro peculiarità, pregi e tanti difetti.
Durante la lettura ho gradito soprattutto una cosa: la storia è concentrata sui protagonisti, sulla loro amicizia e sui loro punti deboli, che diventeranno la loro forza. Gli autori non ci annoiano parlando per capitoli e capitoli del loro lavoro, del tempo, del paesaggio. No, si parla di Flavia e Matteo. Punto. Sono loro a fare la storia. È di loro che ci interessa. Tutto il resto è appena accennato e questo lo trovo meraviglioso, perché il lettore non si distrae, non si domanda: “Sì, ma Flavia e Matteo che fine hanno fatto?”.
No, Flavia e Matteo sono lì e li amerete come ho fatto io.
Lettura super consigliata.



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