martedì 13 febbraio 2018

Patrisha Mar: La poesia dell'anima


Autore: Patrisha Mar
Titolo: La poesia dell’anima
Editore: Newton Compton Editori
Genere: Romanzo contemporaneo
Data di pubblicazione: 10 febbraio 2018
Pagine: 234

SINOSSI
Dall'autrice del bestseller La mia eccezione sei tu
Giulio Dante è un giovane meccanico che vive ad Ancona, ha una passione segreta per la poesia e fa da padre al fratello Tommaso, che ha la sindrome di Down. Nella sua vita non c’è posto per l’amore, ma solo per avventure mordi e fuggi. Solo che Giulio non ha fatto i conti con il destino: sarà proprio una delle sue “avventure”, infatti, la prorompente Dafne, a presentargli Anna Prete, futura impiegata dell’officina. Chissà se il loro rapporto resterà puramente professionale…
Una storia d’amore delicata e romantica, in cui i protagonisti sono alla ricerca di se stessi e del proprio posto nel mondo. Sentimenti, voglia di riscatto, rimpianti, equivoci, paura, amicizia e amore: gli ingredienti perfetti per un romanzo che punta dritto al cuore.

Avete presente l’emozione pura? È tutta concentrata qui dentro, tra dolcezza, paura d’amare, voglia di libertà e responsabilità.
Giulio ha trentuno anni, lavora nella sua officina e lotta contro se stesso. In lui esistono due temperamenti: uno ribelle in cerca di qualcosa di appagante e irraggiungibile, l’altro razionale, concreto, votato al sacrificio. In lui, coesistono due nature perennemente in conflitto. Il bed boy di un tempo scalcia come  un forsennato, ha bisogno di comportarsi male. La realtà, invece, lo porta a considerare il suo ruolo di fratello/padre e a tutte le responsabilità di cui è oberato. Ha un disperato bisogno di libertà, ma Tommaso lo aiuta a tenere la testa sulle spalle.
Tommaso è il fratello ventiduenne di Giulio. Un ragazzo speciale, intelligente, con la sindrome di Down. È un ragazzo che, come il fratello, anela alla libertà. Si sente capace e pronto ad affrontare quelle piccole cose - come ad esempio prendere l’autobus per tornare a casa - che chiunque fa da solo. Sa che suo fratello gli vuole bene e per lui Giulio è tutto in suo mondo. Questo, però, non gli impedisce di conquistare la propria indipendenza. Averlo accanto come un’ombra, lo fa sentire incapace. Inoltre, con la sua spiccata sensibilità, intuisce che il fratello non è felice: ha una tristezza interiore che non si sa spiegare.
Anna ha solo ventiquattro anni, vive nel suo mondo incantato, fatto di romanzi e film romantici. Lei crede nell’amore. I suoi genitori l’hanno tanto desiderata ed è arrivata quando loro avevano quarant’anni. Non le è mai mancato il loro affetto e proprio per questo esempio di devozione e amore con cui è vissuta, cerca l’uomo giusto. È timida, ingenua, riservata, pudica, veste con gonne lunghe fino alle caviglie, non fa niente per mettersi in mostra, sempre con i capelli legati in una coda di cavallo e gli occhiali. Ha dovuto lasciare gli studi universitari e ha bisogno di un lavoro, per contribuire alle spese in famiglia. Arrossisce facilmente e le sudano le mani, è una frana con i sentimenti, ma è pronta a mettersi in gioco.
“Eppure tutte le pulsioni che una giovane donna
porta dentro di sé erano lì a maturare, crescere,
moltiplicarsi e rendere quei pensieri sempre più mesti e desolati (…)
 Leggere di amori lontani, di amori presenti,
di amori sofferti le sembrava l’unico modo per esorcizzare i
 timori che la consumavano, il solo che le desse la speranza che il tempo e
 l’uomo giusto un giorno sarebbero arrivati, nel più strambo dei modi,
un incontro inaspettato ma potente,
capace di me rimescolare le sue incertezze e
farne coriandoli da lanciare in allegria”.
Dafne è la migliore e unica amica di Anna. Sono tanto diverse tra loro. Dafne è disinibita, frizzante, solare, esuberante, con la sindrome da crocerossina, si tuffa  in nuovi amori senza considerare le conseguenze.  È una ragazza dall’innamoramento facile.
Le vite di questi  personaggi, si intersecano tra loro.
Dafne e Giulio si incontrano per caso e si concedono le gioie del sesso, fine a se stesso. Lui mette subito in chiaro che non ha intenzione di legarsi a nessuno e a Dafne va bene così… almeno per il momento.
Quando scopre che Giulio cerca una contabile, pensa subito ad Anna e così la ragazza inizia a lavorare all’officina. I due si guardano, si studiano, si avvicinano e si allontanano. La situazione ambigua tra il suo capo e la sua migliore amica, mettono Anna in soggezione.
“Qualcosa la frenava e non capiva se si trattava del fatto che lui era il suo capo,
del fatto che era andato a letto con la sua amica,
del fatto che bastava la sua sola presenza a metterla
 in un terribile quanto imprevisto disagio”.
In realtà, Anna è molto cauta. Con l’aspetto sdrucito di Giulio, l’espressione beffarda ma anche triste e rassegnata, è entrato nel suo cuore. Ma sa anche che Giulio vuole cose diverse da lei. Per lei sono importanti l’amore e la famiglia, per lui bastano il sesso e la libertà. Quindi quell’attrazione deve essere smorzata sul nascere.
Dafne, continua a raccontarle particolari sulla sua non-relazione con Giulio, e questo mette Anna in seria difficoltà.
Per Giulio, occuparsi di Tommaso e dell’officina sono le sue priorità. Lui e tutto il resto, non contano più, ma si concede qualche scappatella  per non esplodere come una bomba.

Oltre alla storia un po’ tormentata, fatta di paure e incertezze, dubbi e incomprensioni, c’è Tommaso. Lui è un moderno cupido, tenero e astuto, che fa di tutto per avvicinare Giulio ad Anna. Per Giulio, il fatto che lei avesse conosciuto Tommaso prima di sapere che era suo fratello, e lo avesse accettato con rispetto e attenzione, senza alcuna affettazione, lo fa stare troppo bene.
In effetti, Anna e Tommaso sono due persone affini, pure di cuore, ingenue e sensibili, con la passione dei libri in comune e la delicatezza nell’anima.
L’autrice, in questo romanzo, ha creato dei personaggi comuni che raggiungono il nostro cuore con una facilità sorprendete. Durante la lettura, mi trovavo io stessa in officina, guardavo Anna mordere le penne mentre spulciava le fatture, ero con loro quando andavano al mare e anche in biblioteca con Tommaso che osserva la sua Carlotta da lontano. Ero lì, tre le righe, con loro.
Tommaso è un ragazzo sensibile e intelligente, capace di dialogare con chi ha i suoi stessi interessi. Non è più un bambino, magari ci mette un po’ di più, rispetto ad altri, ma è capace di fare moltissime cose. Ha un suo carattere, una sua volontà.  Cerca il suo posto nel mondo come tutti noi. Per Giulio, invece, è difficile accettare la sua crescita. Lo vede sempre come un bambino fragile, esposto, in balia di una vita che non perdona le diversità. Pensa di doverlo difendere e proteggere sempre.
Anna sembra capirlo perfettamente e tra loro c’è un ottimo dialogo, tanto che Giulio si sente quasi escluso dalla loro complicità. Non capisce come riesca, Anna, a parlare così tanto con Tommaso. Lei, che arrossisce per nulla, con Tommaso si sente a suo agio.
La storia d’amore tra Anna e Giulio, a tratti sembra non decollare. Sapere che si vede con la sua amica solo per i piaceri della carne, le fa capire che non è l’uomo giusto per lei. Conoscendolo, però, capisce che dentro di lui c’è racchiuso un mondo sconosciuto. Capisce che Giulio non è solo bello, ma anche fragile, umano.
Giulio, rifugia i suoi pensieri più intimi in un taccuino, scrive poesie per sentirsi libero come la vita non gli permette di essere, per ritrovare se stesso.
A discapito di tutto, i loro sguardi si cercano, le mani si sfiorano un po’ per gioco un po’ per errore.
Una volta finito di leggere questo romanzo, il mio cuore era in subbuglio. Mi sono sentita prosciugata da ogni emozione. Emozione pura. Intensa. Mi sono sentita fragile e vulnerabile.
L’autrice ha parlato di Tommaso con semplice umanità, lontana dagli stereotipi, dalla compassione che spesso leggiamo.  Ha parlato dell’Amore con la A maiuscola. L’amore di un fratello, di un genitore, di una donna, di un uomo. L’amore degli esseri umani che riesce a compiere grandi miracoli, che aggiusta la vita e ci fa sentire liberi solo con la persona amata al nostro fianco. Perché l’amore è libertà, non prigione.
Grazie Patrisha.
Questo è un altro romanzo indimenticabile, da inserire nella mia top ten.
E voi, lettori, che cosa fate? Non avete voglia di leggerlo? Non volete emozionarvi e conoscere Anna, Tommaso e Giulio?
Scrivetemi le vostre opinioni, dopo averlo letto. Grazie a tutti.




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